2010
31 dicembre
Non è che il mondo sia cambiato poi molto. È solo che oggi, il più delle volte, per avere ragione bisogna avere torto. Siamo tutti vittime di una mostruosa e collettiva illusione ottica che ci fa percepire in modo alterato il senso delle proporzioni logiche e lo spazio etico circostante.
E il fenomeno, temo, è destinato a durare ancora a lungo, non si vedono all'orizzonte rimedi efficaci, forse nemmeno li vogliamo.
Anche il nuovo anno - rassegniamoci - nasce nel segno di Cetto La Qualunque.
Comunquemente auguri.
23 dicembre
Babbo Natale è morto di stenti.
Gesù Bambino non si fida a nascere negli ospedali italiani.
E la stella cometa ha impattato contro un satellite artificiale alla deriva.
Consoliamoci così, pensando che le cose potrebbero andare peggio.
Auguri di buon Natale soprattutto a quelli che non hanno niente da festeggiare, ma ci credono ancora.
13 dicembre
Ma in definitiva un albero che gusto ci prova a vivere?
E un conformista?
7 dicembre
Per capire fino a che punto può arrivare la dittatura culturale femminista in un paese, la Svezia, che andrebbe ormai messo sotto osservazione dalle organizzazioni che si occupano del rispetto dei diritti umani (è una specie di Afghanistan dell'era talebana al contrario, dove la misandria è un'ossessione che porta a conseguenze paradossali e grottesche, il tutto ammantato da un alone di "modernità" e "progresso civile" che mette i brividi), vale la pena soffermarsi sulle accuse di "stupro" nei confronti del famigerato Julian Assange, quello dei file di gossip travestiti da scottanti rivelazioni di intelligence: è stato arrestato perché ha avuto due rapporti sessuali - entrambi assolutamente consensuali - con due diverse donne, durante i quali il condom... gli si è rotto. Sembra uno scherzo ma no lo è, dal momento che, a quanto pare, per le leggi svedesi un rapporto sessuale consensuale iniziato con l'intenzione di mettere il preservativo, svoltosi con l'uso del preservativo, ma terminato senza, si configura a tutti gli effetti come stupro. Non è dato sapere se, secondo gli illuminati giuristi svedesi, il reato in questione rientri nella categoria di quelli colposi (visto che la rottura del profilattico si suppone accidentale).
Questa notizia, da sola, mi pare molto più sconcertante dei presunti scoop di Wikileaks. Finalmente il buon Assange può rivendicare, suo malgrado, il merito di aver fatto conoscere al mondo verità insospettabili su un paese che avrebbe davvero di che vergognarsene.
30 novembre
Amici miei, in questa armata Brancaleone che è ormai l'Italia, tra la vita da cani dei più e le risate di gioia dei soliti cari, fottutissimi amici, un borghese piccolo piccolo è diventato un eroe dei nostri tempi, riuscendo a raccontare magistralmente, con i suoi film, il romanzo popolare del nostro paese. Sono le rose del deserto che ci lascia, ora che non c'è più, Mario Monicelli, andato incontro alla ragazza con la pistola con cui, prima o poi, ci toccherà tutti fare i conti.
Ma forse intanto, chissà, un altro mondo è possibile.
foto: Corriere della sera
23 novembre
Viviamo nel paese delle cose già viste, delle conclusioni prevedibili. Ad ogni giro di giostra si torna immancabilmente allo stesso punto, o giù di lì.
Però spesso si cambiano i nomi, alle cose. Che restano sempre le stesse, ma con una promessa apparente di novità.
C'è chi si accontenta.
16 novembre
La politica si arrabatta a cercare soluzioni consone ai propri interessi, il teatrino della crisi di governo è ripartito, e intanto le persone perbene guardano ai protagonisti della messinscena con un misto di disincanto e disgusto, come a qualcosa che non le riguarda (e infatti non le riguarda: la politica in Italia non è un mezzo ma un fine), e già si ingegnano ad immaginare come difendersi dalle novità che verranno, visto che la politica, quando si mette all'opera, è capace quasi solo di mutare in peggio la società, di trovare, il più delle volte, soluzioni peggiori dei mali, tanto che le fasi di stallo, alla fine, risultano paradossalmente le meno perniciose.
Quando sento parlare di cambiamenti, penso sempre che quei cambiamenti serviranno a lasciarmi più o meno dove sono, forse a farmi arretrare.
7 novembre
C'è il rischio che la vita si esaurisca in una pausa indefinita. Tra ciò che non siamo mai stati e ciò che non saremo mai.
1 novembre
L'Italia è una Repubblica democratica (seee!!!) fondata sul lavoro, quando c'è.
La sovranità appartiene al Popolo della Libertà che la esercita nelle forme e nei limiti del bunga bunga.
22 ottobre
Il grande circo della cronaca nera, con le sue maschere grottesche, l'indugiare morboso sui particolari più raccapriccianti, le famiglie in gita domenicale sui luoghi del delitto, gli esperti sprofondati nelle poltrone intenti a dispensare controvoglia le loro dotte considerazioni (destinate quasi sempre ad essere smentite nel giro di qualche ora dall'evolversi delle indagini), quelli che salutano con la manina dietro l'inviata di turno vestita Armani che snocciola dettagli truculenti, la grande giostra della facce stanche, assorte, disperate, impassibili, indecifrabili, degli aggettivi abusati, la carneficina mediatica del dolore...
Siamo sicuri che tutto questo sia l'effetto e non la causa? E non l'inconscia fonte d'ispirazione, la malia soverchiatrice?
15 ottobre
Talvolta la menzogna è la prosecuzione della verità con altri mezzi.
7 ottobre
Not in my name
foto: Repubblica
1 ottobre
- Ha sentito?
- Cosa?
- Da un noto cellulare si può scaricare un'applicazione che rappresenta l'Italia ricorrendo agli stereotipi più triti e ritriti: la pizza, i motorini...
- No! Ma siamo ancora a questo?
- Purtroppo sì.
- E immagino che non mancherà il solito riferimento a...
- Non manca. Anzi, lo dicono chiaro e tondo: il Presidente del Consiglio italiano è Silvio Berlusconi.
- Ma dico io, l'Italia è il paese del Colosseo, di Piazza San Marco, del Museo degli Uffizi! E invece nel mondo veniamo ricordati sempre attraverso i soliti luoghi comuni, le solite allusioni maliziose che distorcono la realtà: gli italiani mangiano solo spaghetti, sono tutti berlusconiani...
- È un destino che ci perseguita, evidentemente. Comunque la nostra ministra del turismo ha reagito prontamente. Li ha denunciati per diffamazione.
- Ma scusi, il fatto che Berlusconi sia il Presidente del Consiglio è vero. Mica hanno detto una bugia.
- Va be', ma che bisogno c'era di rimarcarlo? L'intento è chiaramente diffamatorio.
- Che vergogna!
- È uno scandalo...
- Viva l'Italia!
24 settembre
In Italia può accadere di tutto, ma tutto ormai scorre davanti ai nostri occhi come se si trattasse di un film, come se non ci riguardasse se non da spettatori, come se il finale fosse già scritto e perfino già visto.
L'Italia della politica è un marciume senza costrutto, un grottesco intreccio autoreferenziale a cui si guarda come si guarda uno spettacolo comico messo su da mestieranti improvvisati nemmeno capaci di far ridere davvero, figurine mediocri che sotto i riflettori vedono ingigantita solo la loro goffaggine e la loro boria irritante.
Un teatrino penoso, interminabile.
17 settembre
Putin un dono di Dio; Gheddafi uno statista illuminato; prostituirsi per fare carriera (anche in politica) è cosa lecita e, in fondo, auspicabile; una nuova scuola, appena inaugurata, che mostra dappertutto le insegne del partito a cui appartiene il sindaco che l'ha commissionata...
E dire che l'autunno è appena agli inizi: non c'è che dire, parte alla grande, quest'anno, la nuova stagione televisiva.
10 settembre
Viviamo in uno Stato che fa di tutto per farsi odiare dai suoi sudditi, e ci si scandalizza per qualche contestazione sopra le righe a un rappresentante delle istituzioni durante una festa di partito?
Sono gli scandalizzati a fare scandalo, oramai. Non invece le quotidiane dimostrazioni di menefreghismo, il quotidiano fare strame dei diritti di chi non ha voce, i quotidiani soprusi commessi in nome di logiche furbe quanto spietate, maliziose quanto indecorose, da chi quelle istituzioni dovrebbe rappresentarle onorandole e non servendosene.
Fanno scandalo gli scandalizzati. E di questo passo agli scandalizzati non resterà che alzare il tiro.
2 settembre
«Dio non è necessario a spiegare la creazione dell'universo» afferma l'illustre astrofisico Stephen Hawking. «Si è trattato semplicemente di una conseguenza inevitabile delle leggi della fisica».
Ma forse serve a spiegare le leggi della fisica.
25 agosto
La prossima volta che sentirò un politico dire che "bisogna trovare la quadra" lo impalerò, cospargendolo al contempo di benzina per dargli fuoco, nonché assicurandomi che un esercito di voraci formiche rosse, insinuatosi negli orifizi rimasti liberi, cominci la sua opera demolitrice dall'interno.
Perciò non votateli, quelli che parlano così. Potreste salvargli la vita.
14 agosto
Chi non crea mai problemi al prossimo, o è già morto o è il prossimo.
5 agosto
Tra maggioranza e opposizione c'è stato uno scambio di opinioni. Così adesso non si capisce più quali siano quelle dell'una e quelle dell'altra.
30 luglio
Tra le persone dotate d'intelletto (sempre meno, mi sembra, in questo Paese) è talmente elevato il tasso di sfiducia e di disgusto nei confronti della politica e dei suoi rappresentanti che la prospettiva di un vulnus profondo nella continuità della legislatura, il ricorso ad elezioni anticipate, viene vissuto con un senso di autentica liberazione.
Non perché ci si illuda che il risultato di nuove elezioni - qualunque esso sia - possa segnare un sostanziale cambio di registro, ma perché sono talmente tanti gli obbrobri normativi partoriti in questi anni (o in procinto di venire alla luce), talmente sistematica e spietata la mattanza del buon senso posta in essere dai nostri sedicenti legislatori, che qualche mese di stop forzato alle aule parlamentari servirebbe perlomeno a rallentarne la caduta libera.
Non vedo l'ora di tornare a (non) votare.
23 luglio
La primogenita del presidente americano Obama si arrangia - pora stella - a fare la baby-sitter per mettere da parte qualche soldino sul suo personale libretto di risparmio. Chissà com'è difficile raggiungere il posto di lavoro con al seguito il codazzo di auto della sicurezza, senza contare che di questi tempi va a finire che dopo aver lavorato tanto capita pure che non ti paghino e i marines sono costretti ad intervenire.
Il tentativo dei potenti di ammantare se stessi e i propri familiari di un'aura di normalità è sempre un po' patetico. Ancor più patetici sono quelli che queste scemenze le prendono sul serio.
13 luglio
La stagione della caciara, del burinismo elevato a massima espressione dell'intelletto, del "chissenefrega tanto è estate".
La stagione odiosa che sa di afa e televisori a tutto volume, che costringe a risentire per l'ennesima, insopportabile volta vocaboli come movida o esodo o vacanzieri.
La stagione delle zanzare e del loro ronzio, dei condizionatori e del loro ronzio, della malacreanza, dei cosiddetti vip in spiaggia propinati dai telegiornali, del casino per il gusto di fare casino.
Sono uno che vede il bicchiere mezzo vuoto? Può darsi, quello che manca me lo sono scolato per l'arsura.
8 luglio
Esibizionismo spacciato per creatività: la sintesi perfetta dei nostri tempi.
29 giugno
L'uomo che l'anno scorso ha colpito Berlusconi è stato assolto perché giudicato incapace d'intendere e di volere. E quelli che due anni fa l'hanno votato?
24 giugno
Pepe, Montolivo, Pippo e Topolino. Se anziché i Mondiali di calcio avessimo disputato quelli dei cartoon, avremmo vinto di sicuro.
(Capita che la squadra campione d'Italia, e che è sempre stata un tradizionale serbatoio di giocatori per gli "azzurri", quest'anno non abbia fornito alcun apporto, perché composta praticamente solo da stranieri: forse qualche problemino è tempo di porselo. Ma frega ancora a qualcuno della Nazionale?)
foto: Repubblica
18 giugno
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un impiegato del catasto sposi una showgirl.
10 giugno
La nausea di vivere in questo Paese cresce ogni giorno di più. E francamente, ormai, anche una certa paura.
Le "riforme" servono solo a renderlo peggiore a beneficio esclusivo di alcuni, vanno sistematicamente in direzione opposta rispetto alle aspettative di chi vorrebbe un'Italia meno paradossale, meno ingiusta, meno in malafede.
Forse qualcuno l'ha capito. Forse più di qualcuno. Ma nemmeno capire basta più.
Chi può, fugga.
Laida e meschina Italietta.
Aspetta quello che ti aspetta.
Laida e furbastra Italietta.
(Alla Patria, Giorgio Caproni)
2 giugno
La festa della repubblica? La nostra repubblica?
Mi spiace, ho già un impegno...
26 maggio
- Ha sentito?
- Cosa?
- La crisi...
- La crisi? Ma il governo non ci aveva assicurato che era ormai alle nostre spalle?
- Appunto.
- Cioè?
- Lei si fida forse di questo governo? Bisognerebbe sempre guardarsi le spalle...
- Vuole dire che?...
- E già!
- Ah!
- Sente, adesso?
- Sento, sento. Anche troppo!
20 maggio
Antistato, ovvero chi si pone al di fuori dello Stato e lo combatte o comunque ne viola sistematicamente, per perseguire i propri fini, le più basilari regole di civile convivenza.
Se così è, oggi l'Antistato è costituito da buona parte di coloro che, a diverso titolo, dovrebbero rappresentare lo Stato, ma lo usano, lo umiliano, lo violentano, lo annichiliscono quotidianamente, mossi dall'unica preoccupazione di favorire se stessi e/o i propri complici.
Nel frattempo il popolo beota, impassibile, si trastulla con il culo di Belen.
12 maggio
Sentir parlare della corruzione nel nostro paese come di qualcosa di episodico, di circoscritto a questo o quel cattivello pescato con le dita nel barattolo della marmellata, fa sorridere.
Questo è un paese culturalmente corrotto, dove il tornaconto, il favore personale, l'idea che tutto sia dovuto a chi è salito in cima ai gradini gerarchici della società, mentre chi non è nessuno può solo sperare di entrare nelle grazie del potente di turno anche solo per rivendicare un suo diritto, tutto ciò fa parte integrante della tragicomica identità nazionale, è il principio non scritto, ma più praticato, della nostra Costituzione.
L'unica cosa seria, in Italia, è il malaffare.
2 maggio
Mai conoscere prima di giudicare.
25 aprile
Sbaglia chi pensa che i giornali oggi siano al servizio dei partiti. In realtà è vero il contrario. Sono i giornali, almeno quelli "schierati" (ammesso che ce ne siano di non riconducibili a questo o quello schieramento) a dettare la linea, ad anticipare i tempi della politica, ad individuare i nemici e, spesso, a demolirli a colpi di editoriali. Perché la gente a malapena legge i quotidiani e segue i tg, i politici di professione non li ascolta più nemmeno ai comizi (che infatti vanno scomparendo), ed è nei giornalisti ideologizzati che spesso si identifica. Anche perché Santoro o Feltri si sa benissimo come la pensino, Bersani o La Russa magari è più difficile stanarli su questo o quel terreno di discussione.
Il voto di opinione - che comunque in Italia è un'esigua minoranza rispetto a quello a vario titolo clientelare - si forma sul consenso generato dalle suggestioni dei media, è lo specchio dello specchio della realtà.
16 aprile
Fini e Berlusconi ai ferri corti: l'invidia e l'odio vincono sempre nel partito dell'amore.
10 aprile
Come in certi film catastrofistici americani, l'aereo con a bordo il presidente polacco e mezzo governo si schianta in Russia in occasione di una visita ufficiale. Tutti morti.
Da noi certe cose non possono accadere: l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio.
3 aprile
Nell'uovo di Pasqua trovo i miei anni e sì, è sempre una sorpresa scoprire di averne vissuto uno in più. Il mistero delle cose scontate è il più imperscrutabile.
Il tempo ci sfugge ma il segno del tempo rimane
(Baustelle)
26 marzo - diario in aula
Causa civile. Udienza fissata per escutere gli ultimi due testimoni, uno per parte. Tuttavia le parti verbalizzano di volervi rinunciare entrambe: l'istruttoria si conclude qui. Evidentemente per il giudice è tutto troppo semplice e rinvia la causa al 12 dicembre 2012 - tra due anni e mezzo - non già per precisare le conclusioni, ma per gli stessi incombenti (quali, di grazia, se le parti hanno rinunciato a sentire gli ultimi testi e non ci sono altri mezzi di prova da esperire?).
Demenza senile? Pesce d'aprile anticipato? Non lo so, io so solo che l'Italia è questa.
20 marzo
Il 20 marzo di dieci anni fa era un giorno qualunque, con il cielo di sempre e il vento di sempre, con gli odori di sempre e i colori di sempre; era un giorno che sarebbe passato, veloce e lentissimo, come tutti gli altri, un fotogramma destinato a scorrere meccanicamente e fugacemente fino a ridursi ad un impercettibile ricordo, un'impronta dai contorni sfocati nell'approssimativo pastello della memoria.
Ma non esistono giorni qualunque.
3 marzo
I giudici della Cassazione stimano lesivo dell'onore della direttrice di un penitenziario affermare che quell'incarico dovrebbe essere ricoperto da un uomo (sul presupposto che un uomo avrebbe caratteristiche più consone al ruolo) e confermano la condanna per diffamazione nei confronti del giornalista che si era espresso in quei termini.
Si tratta di una decisione inaudita e grave che sfuma volutamente i delicati margini della libertà di opinione - allargando oltremisura quelli del reato di diffamazione - e crea un precedente capace di aprire scenari imprevedibili: manifestare la propria avversione all'idea di introdurre anche in Italia il matrimonio tra omosessuali, in quanto unione che sfugge all'ordine naturale delle cose, significa esprimere una mera opinione, condivisibile o meno, o una presa di posizione lesiva dell'onore dei gay? Reputare le "quote rosa" nelle liste elettorali discriminatorie nei confronti degli uomini (e dunque un rimedio che equivale al male) significa esprimere una mera opinione, condivisibile o meno, o un'asserzione lesiva dell'onore delle donne bisognevoli di essere "quotate in rosa"? Sostenere l'orientamento dei nostri tribunali che nelle cause di separazione personale dei coniugi affidano di fatto quasi sempre alle madri i figli minori (posto che il cosiddetto affidamento congiunto è poco più che una chimera), in base all'implicita convinzione che delle mamme non si può fare a meno, dei papà tutto sommato sì, significa esprimere una mera opinione, condivisibile o meno, o un atteggiamento pregiudiziale nei confronti dei padri in quanto tali e quindi lesivo del loro onore? Teorizzare, come fanno certe femministe, che i maschi sono tutti potenziali stupratori significa esprimere una mera opinione, ripugnante o meno, o un'affermazione di principio di per sé lesiva dell'onore dei maschi?
L'elenco potrebbe continuare a lungo.
In definitiva questa pronuncia è frutto di una tendenza politico-culturale che in nome del politically correct (inteso più come un capriccio che come una ragionevole esigenza) pretende di inculcare, a forza di norme liberticide e sentenze penali di condanna, una forma mentis che non ammette deroghe, che piace moltissimo a pochi e pochissimo a molti. Ma in questo caso la maggioranza ha sempre torto.
9 marzo
A voler vedere le cose con un certo distacco, non c'è dubbio che l'Italia sia un paese divertente: una specie di Paperopoli, dove le uscite di certi politici sembrano le battute di un fumetto letto da ragazzini, e certe decisioni del governo fanno venire in mente la capricciosa estrosità con cui quel milionario con le piume e le ghette sulle zampe palmate poneva fine alle sue interminabili dispute con gli avversari che cercavano di sbarrargli la strada, roso com'era da un'inestinguibile sete di denaro e di potere.
Solo che quei pupazzi, alla fine, erano comunque simpatici, questi in carne ed ossa no.
Rockerduck si mangiava il cappello, a noi non è rimasto nemmeno quello.
2 marzo
Ci sono quelli a cui la primavera non piace. Sono quelli che non sanno o non vogliono illudersi, perché la primavera è la stagione dell'inganno. Guardi il cielo finalmente terso, senti il tepore inaspettato che ti fa improvvisamente dimenticare cappotti e sciarpe, percepisci come un richiamo quel profumo diverso che c'è nell'aria, che ti parla di colori e di amori nuovi che verranno, e ti accorgi che ti basta così poco per crederci e pensi: che bello esserci!
23 febbraio
I soldi non danno la felicità, ma rendono benissimo l'idea.
18 febbraio
La tentazione di mettere il bavaglio al web è sempre molto forte. Stando a quanto riportato dagli organi di informazione, il governo avrebbe messo a punto una leggina ad hoc (decreto Romani) che annovera, tra le novità più nefaste, l'istituzione di una specie di sceriffo della Rete, con licenza di oscurare quei siti (anche stranieri, relativamente alla fruibilità sul nostro territorio) che per ragioni discrezionali - e come tali sempre opinabili - si ritenessero meritevoli di censura.
Un po' come avviene in Cina. O in Iran.
Se davvero una stronzata del genere si concretizzerà, si paleseranno una volta di più le aspirazioni da Stato Etico (quello che si arroga il diritto di stabilire ciò che è bene e ciò che è male per i suoi cittadini) da cui troppo spesso ultimamente, anche nelle democrazie consolidate, i governi sembrano vieppiù tentati, nella crescente inquietudine di tutti coloro (pochi, a quanto sembra) che sono ben consapevoli della deriva retriva ed illiberale che ne consegue.
10 febbraio
Ho sempre pensato che il vero pericolo, la vera minaccia per il mondo civile venga da un certo paese e da una certa (in)cultura teocratica lugubre ed arrogante che lentamente, ma inesorabilmente, persegue l'obiettivo di armarsi di un arsenale atomico
Il dottor Stranamore dei giorni nostri è un ometto piccolo, scuro di capelli, apparentemente innocuo, salvo quando lo si sente arringare le folle (che spesso non hanno altra scelta che lasciarsi arringare) con discorsi deliranti in cui promette guerra e distruzione per i nemici ebrei.
Corsi e ricorsi della Storia.
Così, persino il diritto internazionale dovrebbe fare un passo indietro, se necessario, e lasciare alla politica del buon senso - se ancora esiste - di disinnescare questa bomba ad orologeria. Perché si può star certi che altrimenti esploderà.
3 febbraio
La sincerità è un inconveniente a cui si può porre rimedio solo mentendo.
25 gennaio
Uno degli epifenomeni più fastidiosi del progressivo declino della nostra lingua è l'abuso dell'espressione «tra virgolette». Sembra che nessuno sia più in grado di esprimere direttamente il proprio pensiero e sia costretto a ricorrere a metafore ed analogie a cui, per timore di essere frainteso, aggiunge la salvifica quanto odiosa postilla mutuata dai segni del linguaggio scritto (dove ha un senso), il più delle volte accompagnata o sostituita dal classico gesto delle orecchie di coniglio, in modo da condire il suo discorso d'autore, come avrebbe detto uno che non parlava mai tra virgolette.
Come se non bastasse, molti confondono palesemente le parentesi con le virgolette, riferendosi alle prime volendo intendere le seconde, di talché sorge il legittimo sospetto che la summenzionata espressione sia talmente invalsa nel linguaggio comune che alcuni la usino senza sapere nemmeno cosa significhi esattamente. Il che è davvero uno schifo (detto tra virgolette).
15 gennaio
Ancora immagini di morte e distruzione con il nuovo anno. Il genere horror sembra essere quello preferito dalla realtà. Con sfumature di grottesco. Il presidente americano Obama ha chiesto, tra gli altri, al suo predecessore George W. Bush (quello dell'uragano Katrina, per capirci) di coordinare i soccorsi per il sisma che ha devastato Haiti: ma perché tanto accanimento contro quei poveracci?
foto: Corriere della sera
10 gennaio
Pensierino dell'ermetico: mi spezzo ma non mi spiego.
Pensierino dell'eretico: mi spreto ma non mi piego.
3 gennaio
Il nuovo decennio. Se anziché dieci dita ne avessimo otto, o magari dodici, non sarebbe il dieci un numero così evocativo, così perfetto.
Proiettiamo nell'astratto la concretezza elementare che percepiamo fin da piccoli come riferimento essenziale per non perderci nella miriade di riferimenti possibili in cui si dipana il nostro cammino.
Siamo in cerca di orientamento, sempre. Ma non sappiamo quasi mai verso quale direzione. E soprattutto perché.